Molpass

di Enrico Cairoli


In uno dei magazzini di Roma del service SUONO E LUCI
l'amico Gabriele De Franciscis della MOLPASS ha organizzato
per le mie PAGINE DEI TEST una demo per "spulciare" a fondo le 3 novità
della AYRTON.

IL RIVALE PROFILE
IL NANDO 502 WASH
e
IL KYALAMI

Anche in questo articolo dividerò ogni test in 5 sezioni:

Alla fine di ogni test puoi cliccare sull'icona

per avere ulteriori informazioni, direttamente dal sito dalla casa.



Comincio subito con

IL RIVALE PROFILE



Quali tecnologie troviamo a bordo di questo nuovo RIVALE PROFILE ?

La sua fonte luminosa è un led bianco nativo a 6.500°K da 430 W.
Questo "engine" produce alla fonte ben 30.000 lumens.
A prima vista non sembra proprio un 430 watt, il progresso
dei led su questo prodotto Ayrton è evidente.
Posso affermare di aver visto una luminosità simile a un 600 watt odierno.

 
Il CRI dichiarato, nativo del led è di 70 (
elevabile tramite filtro dedicato).
Questa scelta è certamente valida se si vuole espandere il range di utilizzo
di un prodotto led... di un certo livello ovviamente.
Questo RIVALE PROFILE può coprire dignitosamente tutti gli utilizzi LIVE
con abbondante luminosità e resa dell'effettistica interna.
Se serve poi un utilizzo in TV, Teatro e Fotografia, possiamo
aumentare la resa colore tramite il filtro apposito.
Durante il test dedicato ho notato che questo filtro "
Hi-CRI
" non comprometteva
più di tanto la luminosità generale. La perdita era veramente trascurabile.
Fisicamente questo profile si presenta snello e dalle dimensioni tipiche di
un "medio".
La sua altezza massima rimane sotto i 68 cm.
Cosa importante, la sua classificazione IP65, non ha aggiunto peso
a questo profile che si pone sotto i 31 Kg.
Questo grazie alla scocca mista alluminio e plastica.
Purtroppo le prime versioni IP65 difettavano spesso dell'incremento di peso.
Ora la Ayrton, differenziando i materiali costruttivi è riuscita a contenere
il peso che ormai si avvicina molto a quello di un prodotto tradizionale (non IP65).
Una funzione interessante di questo profile è la protezione contro la bruciatura
del led interno.

Mi spiego:
non intendo l'usura del led ma bensì il danno che si può fare
all'unità led interna se lasciato con l'ottica rivolta verso il sole.
Questa funzione gestibile da menù, in caso di assenza di dmx per più di 3 minuti
mette la testa con il pan e il tilt a zero.
Purtroppo non ci salva in assenza di alimentazione ma dalle pause pranzo... almeno, si.
Poi... sta al consollista tenere conto del sole in impianti esterni.
Io facevo sempre una memoria "pausa" con i pezzi rivolti spalle sole.
I laboratori sono pieni di proiettori con danni interni da esposizione solare.

Riguardo il movimento il RIVALE PROFILE possiede il PAN e TILT infinito
e il classico riposizionamento automatico (in caso di urti accidentali).
I motori del RIVALE PROFILE sono di estrema precisione, fludità e molto silenziosi.
Ultima chicca tecnica sono le maniglie a scomparsa sulla forcella che ci aiutano
nell'installazione ma poi... SPARISCONO nel profilo della stessa.


Anche questo Ayrton IP 65 possiede tutti i sistemi tipici per la gestione della temperatura,
contro freddo e calore estremi.


Il consumo a 230 V si mantiene sui 700 W.
Il protocollo DMX vuole 42 ch. in modalità standard e 65 ch. in modalità extended.




L'obiettivo zoom a 13 elementi del RIVALE PROFILE è un'ottica ad alta risoluzione 13:1.
Il suo range operativo va da 4° a 52°.
Tutte le lenti che lo compongono sono trattate anti riflesso.
La lente frontale è da ben 160 mm.
Lo zoom è motorizzato con un sistema ad alta velocità completo di autofocus.
Qui sotto le prove agli estremi e il test dell'effetto BEAM (simulato con l'iride).
TUTTO STRETTOTUTTO LARGO
EFFETTO BEAM

Durante le prove l'ottica ha dimostrato tutta la sua qualità, anche nelle zone limite dei prismi.
La luminosità della fonte e la trasparenza delle lenti ci consentono di lavorare le grafiche più
complesse senza rinunciare alla resa e al contrasto finale.
Un sistema ottico IP65 poi, garantirà a lungo le sue performance essendo intrinsecamente protetto
dagli agenti esterni come polvere, fumo, condensa e... colleghi "poco attenti".



Il RIVALE PROFILE avendo un led bianco,
per il colore possiede 4 sistemi passivi differenti:

- un mescolatore CMY
- una ruota colori predefiniti
- un CTO variabile
- un Hi-CRI variabile

Ecco i vari test:
LUCE NATIVA DEL LEDCTO a 3.200°K
CIANOMAGENTAGIALLO

Ovviamente non poteva mancare la prova CATTIVA.

Il mescolatore CMY del RIVALE PROFILE non fa uso di un sistema a bandiere ma bensì a ruote.
Il suddetto sistema è molto più preciso e omogeneo ma potrebbe avere problemi di velocità.
Un ruota con un colore inserito a FULL per tornare a zero deve fare in senso contrario
tutta la rotazione fino al "clear".
Il sistema adottato da Ayrton risolve il problema grazie alla rotazione "consapevole".
In poche parole il sistema è cosciente della posizione FULL e se richiesto un valore zero
lui calcolerà la rotazione più breve e andrà avanti al vicino CLEAR evitanto il percorso più lungo.

Ah, si ? VEDERE !

Facciamo una bella loop ROSSO - BLU con tempo "CUT".
Il ciano e il giallo si dovranno alternare a step.
Ecco la gif qui sotto che ne dimostra l'efficacia.


La velocità
                                                          delle ruote
                                                          colore

Che dire del sistema colore del RIVALE PROFILE... OTTIMO !
Oltre alla precisione abbiamo anche la velocità.
Ultime prove colore sono state quelle del filtro Hi-CRI e del CTO.
Entrambi lavorano proporzionalmente con precisione e accuratezza.
Sia il CMY che i suddetti filtri non hanno mai prodotto macchie o spurie colorate.

La temperatura colore è stata persino misurata da Gabriele
con il termocolorimetro Sekonic ( ! )... poi il cattivo sono io !?!?

Forse è la prima volta che ho visto un sistema colore SUDARE.
Magari per un impiego LIVE questa prova lascia il tempo che trova
ma nell'utilizzo televisivo un sistema colore preciso fa la differenza.
Il RIVALE PROFILE non ha "toppato" un preset.




L'armamentario grafico di questo RIVALE PROFILE è adeguato per la categoria
ma con alcune "sciccherie" a risoluzione di alcune questioni.

All'interno troviamo:
- Una ruota con 7 gobos rotanti e indicizzabili
- Una ruota con 9 gobos fissi in vetro
- Una ruota animazione
- Un prisma a 5 facce circolari
- Un prisma a 4 facce lineari
- Due frost (light e heavy)

Qui sotto alcuni dei gobos presenti a bordo.


Qui sotto una gif con degli effetti composti:

Effetti
                                                          composti
Un dispositivo utile che ha creato l'Ayrton in argomento gobos è un filtro
inseribile via dmx che attenua la riflessione del gobos verso la fonte di luce.
La Gobos Correction.
Nell'utilizzo di gobos molto densi con un transito di luce molto limitata
spesso, si può creare una riflessione indesiderata dal gobos
verso il sistema di collimazione del led che degrada la proiezione finale.
Questo filtro, quando inserito, evita l'effetto specchio del gobos in uso.
Visto all'opera sembrerebbe efficace e la perdita di luminosità è impercettibile.

A completare il set grafico del RIVALE PROFILE abbiamo un sagomatore
di precisione a 4 alette indipendenti e a chiusura totale.
Questa caratteristica non compromette il piano focale che rimane molto ristretto.
L'intero corpo del sagomatore può ruotare di +/- 90°.


Ecco una gif del sagomatore all'opera:

Il sagomatore all'opera


Alla fine di tutti i test posso affermare di aver visto un performante 430 watt
con un'ottica di precisione, con una meccanica silenziosa e precisa.
La luminosità inganna sulla potenza e lo rende un medio... più che generoso.
Le dimensioni e il peso dissipano ogni pregiudizio sui prodotti IP65.
Un mescolatore colore omogeneo e rapido nei movimenti (anche quelli cattivi).
L'estetica a sezione quadra lo distingue e lo rende piacevole alla vista sul palco.
A me piace.
Nelle varie sessioni di prova è rimasto sempre silenzioso sia di ventilazione
che di movimento dei dispositivi meccanici interni.

Non finirò mai di dirlo un IP65 ad oggi inizia ad essere un investimento per
affidabilità, manutenzione ridotta e qualità della luce nel tempo.
Il suo range di utilizzo si pone nel "TUTTO FARE":
- Luminosità per i live
- Precisione nei bianchi
- Resa colore nella modalità Hi-CRI.

Per maggiori informazioni clicca sulla lentina




Il secondo prodotto "spulciato" è stato

IL NANDO 502 WASH
Il NANDO 502 WASH

Premetto che l'esemplare presente in questo test era uno dei prototipi mandati
in giro per le prime demo quindi privo degli aggiornamenti del prodotto odierno ufficiale.

Questo washled multi-source IP65 è composto da 12 unità RGB-L da 40 W l'una.
Il sistema produce un flusso di 10.000 lumens.
Il Nando 502 Wash raggiunge un consumo massimo a 230 V di 550 W.
Le sue dimensioni rimangono compatte, 34 x 47 x 27 cm e i
l suo peso rimane sotto i 16 Kg.
I protocolli di comunicazione DMX sono 3 e vanno dai 26 agli 86 canali.

 
Le lenti del Nando 502 Wash

Il NANDO 502 WASH possiede uno zoom 15:1 a 2 sezioni con un'escursione da 3,5° a 53°.

TUTTO STRETTOTUTTO LARGO
Il diametro totale dell'ottica e di 210 mm e le singole lenti sono separate da un griglia nera.
Questa scelta permette al sistema una migliore incisività del fascio evitando le
possibili interferenze tra le singole lenti.
Ovviamente questa griglia è talmente sottile che NON preclude la simulazione di una fonte unica.
Come ho già premesso, questo "prototipo", nonostante NON sia stato sottoposto agli upgrade
riguardo la collimazione dei led, già produceva un dignitosissimo effetto BEAM con lo zoom tutto stretto.




 
Riguardo la generazione del colore il sistema RGB+L fa la differenza.
Senza ricorrere ai complessi sistemi led a 6 - 8 colori questo è il sistema più semplice
per risolvere i "buchi" dei sistemi RGBW, ottenendo un CRI di 86 e dei dignitosi bianchi di qualità.
Qui sotto ecco le 4 matrici all'opera.

ROSSOVERDEBLU
LIMECTO a
          3.200°K

Perché dovrei raccontare la grafica di un WASH ???

Ormai quasi tutti i "multisource" hanno la gestione separata dei singoli led.
Nella maggior parte dei progetti luce, la presenza dei sistemi video è una costante.
Legare concettualmente il contributo luci spesso richiede un richiamo all'effetto video del momento.
Avere la possibilità di creare effetti all'interno di una lente di un wash può tornare più che utile.
Anche in TV quando un pezzo è a vista l'effettino grafico nella lente può sottolineare un momento.
I 3 protocolli DMX disponibili in questo NANDO 502 WASH ci permettono di creare molti effetti grafici
già inclusi in apposite macro interne al proiettore.
Oppure possiamo comandare singolarmente ogni unità, se le vogliamo gestire tramite media server.

Ecco solo alcuni dei numerosi effetti possibili sulla matrice di questo wash:

GLI
          EFFETTI DEL NANDO 502 WASH


Il NANDO 502 WASH (già da prototipo) ha dimostrato il suo valore.
Un valido sistema colore abbinato a delle ottiche performanti producono un washled
DI QUALITÀ.
L'incisività del fascio e l'ampio zoom ci permettono di avere una plausibile doppia funzione
WASH- BEAM.
Anche in questo caso, la sua classificazione IP65 non ha incrementato il peso del proiettore.
La soluzione costruttiva multimateriali ha reso questo washled leggero e... protetto.
La resa luminosa c'è, i movimenti sono precisi e morbidi, la rumorosità della ventilazione
è ai minimi termini e le dimensioni permettono un'installazione agevole.
La matrice RGB+L ci consente di creare anche dei bianchi attendibili
utili nell'ambito televisivo / fotografico.


Per maggiori informazioni clicca sulla lentina
 





 
IL Kyalami
IL
                              KYALAMI


Ecco un proiettore BEAM  puro (IP65) con sorgente laser-fosforo da 100W.
Di luminosità ne ha da vendere con i suoi 400.000 lux a 10 metri.
Ovviamente questo è un prodotto tutto puntato alla resa del "beam".
La fonte nativa a 9.000°K con un CRI di 70 aiuta molto la sua effettistica interna.
Le sue dimensioni sono compatte 265 x 430 x 265 mm e il suo peso è sotto i 15 Kg.
Il Kyalami è fornito di alimentazione universale da 100 a 240 Volt - 50/60Hz.
Il suo consumo totale rimane sotto i 200 W.
Il suo protocollo DMX occupa 33 canali.

 La testa possiede il PAN e TILT infinito ed è molto veloce.

La velocità
                                                        della testa


L'ottica fissa a 3 elementi del Kyalami ha un'apertura di un solo grado.
Anche le lenti di questo beam sono trattate antiriflesso, indispensabile
per l'incisività di un'ottica così stretta.
La lente frontale da 126 mm emette un vero "tubo di luce".
Il fuoco motorizzato ci permette di collimare con estrema precisione il fascio.
L'ottica rimane nel profilo sferico della testa senza aggiungere sporgenze.

 

L'armamento grafico di bordo è il classico necessario per un beam.
Possedendo un piano focale utile di soli 3 mm l'Ayrton si è potuta permettere
di inserire all'interno una ruota con ben 29 gobos fissi.
La stessa ruota comprende gli indispensabili bolli per il fascio pulito.
La coppia di frost ( light e heavy ) ci consentono di ammorbidire
i gobos e i fasci pieni.
Molto bello l'effetto "ACL" di queste frost.
Efficaci i due prismi sovrapponibili per modificare le grafiche.
E qui un aggiornamento:
L'Ayrton nella versione definitiva ha aggiornato il prisma circolare da 8 a 32 facce.
  Il secondo rimane a 5 facce lineari.
Ora gli effetti "Moon Flower" saranno più ampi e suggestivi.

( FOTO MOLPASS )
O
Ecco la sovrapposizione dei due prismi all'opera
(prima dell'aggiornamento):



GLI EFFETTI



Questo beam a fonte bianca possiede due distinti sistemi colore.
Un mescolatore CMY e una ruota con 5 temperature colore (predefinite) e ben 17 colori complementari.
Inserire un sistema CMY in un beam con un piano focale di soli 3 mm. non credo sia stato facile.
Proprio la configurazione ottica di un beam rende difficile il mix colore passivo.
Certo, in un dispositivo dedicato all'effettistica "da fumo" non è richiesta la precisione di uno spot-profile ma...
Ayrton ha realizzato comunque un mescolatore colore più che dignitoso.
Ogni fascio esce uniformemente mescolato senza spurie, fino al bollo più piccolo.
Anche i prismi intercettano raramente un mix a parametri intermedi.
Mi ripeto, sto esponendo pretese "esagerate" per un beam.

Eccolo all'opera nel fumo

La fonte nativa del laser fosforoIl CTO a
                                                          3.200°K
CianoMagentaGiallo



Il Kyalami della Ayrton riprende il successo estetico del precedente Magic Dot.
Questa volta però guadagna:
Un'estetica ancora piu compatta
Un'ottica performante a 1 grado
Una fonte luminosa Laser-fosforo
Un avanzato sistema di mix colore e gobos.
Il Kyalami si ormai fatto già notare nei più grandi spettacoli internazionali.
Questo piccolo beam in un disegno luci può fare sia da complemento che da protagonista.
La sua forma e il suo peso contenuto ci consentono di avvicinare quasi a contatto i pezzi montati.
Possiamo montare più Kyalami senza il rischio di urti o malfunzionamenti.

Purtroppo ad oggi un beam a led è ancora cosa non facile da realizzare.
Questa tipologia ottica pretende piani focali e fonti ridottissime, non facili da realizzare con i led.
Per la funzione beam spesso, ancora si cercano i prodotti a scarica.
Ayrton con la sorgente laser-fosforo è riuscita a creare un piano focale di soli 3 mm.
Queste tecnologia sarà il futuro in queste tipologie ottiche e non solo beam.
Anche se il sistema laser-fosforo (per adesso) dura un po' meno di un led ma...
Il gioco già vale la CANDELA !


Per maggiori informazioni clicca sulla lentina

 


 
Per maggiori informazioni sui prodotti citati ecco i vari link:

 

Molpass




Voglio ringraziare Gabriele De Franciscis per la demo organizzata per il mio ElettroBlog
e in particolare anche il service

Per l'ospitalità e la pazienza.



Buon lavoro a tutti !


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