Dopo
anni di Talk-Show finalmente il Teatro delle Vittorie è tornato
ad
un utilizzo
più
consono al suo nome, lo show musicale classico.
Lo
spettacolo di Morandi, nella più classica delle tradizioni era
fondato principalmente
sull'esibizione
canora del conduttore e degli ospiti che hanno partecipato.
Quindi
illuminotecnicamente parlando il teatro era diviso in due zone:
il
palco (campo) per le esibizioni principali e le proiezioni di
immagini.
La
platea (controcampo) per le esibizioni minori, ingressi ed eventuali
presentazioni o
interviste.
Di
conseguenza il progetto luci comprendeva un illuminazione
praticamente
a
360° per le luci bianche e per l'effettistica.
Il
palco utilizzava come parte del disegno luci un grande schermo video
sul quale
venivano
proiettate tutte le grafiche animate per le esibizioni.
L'impatto
emotivo di tale sistema è stato importantissimo su tutti i
piazzati.
Ogni
quadro luci estrapolava dal contributo video lo stile grafico e il
tono di colore.
La
scenografia essenziale quindi faceva perno molto sul fondale video
per trasportare
il
teatro in tutte le location virtuali ispirate dalle canzoni.
Ecco
una breve intervista al Direttore della Fotografia
IVAN
PIERRI che ha curato il disegno e il progetto luci:
EC = Enrico Cairoli
IP = Ivan Pierri
EC: Il programma ha avuto una evidente impronta monocromatica, come è
nata questa filosofia illuminotecnica?
IP: E' stato un percorso lungo e tortuoso nato da una serie di riunioni che coinvolgevano
sia Morandi che Michele Ferrari con i quali ho condiviso questa scelta che doveva riproporre
in chiave moderna la filosofia estetica della televisione in B/N degli anni '60.
EC: In un impianto luci con complemento di videoproiezione sono svariati
i problemi e i compromessi spesso non facili da risolvere. Come si è
intervenuti per una plausibile convivenza?
IP: Quando si ha a che fare con delle proiezioni bisogna essenzialmente osservare due regole:
diaframmi molto aperti e luce bianca molto "controllata" per non sporcare lo schermo di proiezione.
Quando la grafica poi diventa così importante e gli schermi sono così ampi è importantissimo trovare
un equilibrio espressivo e di importanza con le luci che spesso devono diventare semplicemente
una rifinitura che rispetti le immagini della proiezione.
EC: Ormai il legame luci e proiezioni grafiche è sempre più diffuso in
live, televisivo, teatrale. Come nascevano i disegni dei piazzati, si partiva
da una idea grafica predefinita oppure si costruiva tutto al momento?
IP: Il progetto luci non può prescindere dalla scenografia, quindi dagli schermi di proiezione
e quindi dalle grafiche che questo ospiterà.
La confezione estetica di un programma parte da riunioni che avvengono molto prima di entrare in studio.
Un progetto luci azzeccato deve poter soddisfare le esigenze espressive pattuite in riunioni
di impostazioni e anche di suggestioni suggerite al momento durante le prove.
EC: Vengo alla tecnica:
All'interno dell'impianto con classici testamobile e specchio mobile c'è
stato un uso cospicuo di prodotti alogeni (VictoryII - TW1).
Che parte hanno avuto nel disegno luci del programma?
IP: Ho usato le lampade alo tw1 nella zona esterna al palco dove ho preferito essere forte sui colori caldi
e dove ho ritenuto più utile la possibilità di utilizzarli quasi come proiettori convenzionali.
Quanto ad i victory 2 amo usare questo proiettore come controluce sul cantante nei momenti musicali utilizzandolo
come punto luce convenzionale con la frost sul piazzato delle bianche.
EC: Ultima domanda:
Il piazzato luci chiave (o luci Bianche) ha visto un utilizzo di numerosi
piccoli fresnel alogeni da 300 watt e di piccole fonti par.
Quale è stato il motivo per non utilizzare il classico sistema con grandi
fresnel alogeni (1000,2000 e 5000) ?
IP: ogni tipo di trasmissione ha bisogno di un sistema diverso di fonti luminose.
Nel varietà classico, come poteva essere lo show di Morandi, il frazionamento delle fonti luminose
in corpi illuminanti molto piccoli rende inquadrabile le americane in ogni momento
(cosa molto frequente nella regia dei varietà) e annulla le ombre del braccio e dello steady.
EC: approfitto di questo articolo per ringraziare IVAN PIERRI per la breve intervista e per
l'opportunità che ha offerto alla squadra luci del Teatro delle Vittorie di
poter tornare a lavorare con soddisfazione ad un prodotto televisivo di qualità.
LA REGIA LUCI
Veniamo
alla scheda tecnica:
I
prodotti utilizzati per l'effettistica nel progetto luci di Ivan
Pierri sono stati i seguenti
CLAYPAKY
Alpha
Spot HPE 1200 - Stage Profile Plus SV – CP Color 400 MH
COEMAR
Infinity
Wash XL - StageLiteLed – StripLiteLed
SGM
Victory
II 250
MARTIN
MacTW1
– Mac2000 Wash - Mac700 Spot
CHRISTIE
n.6
Videoproiettori DLP
Consoles
per il controllo luci:
n.2
Compulite Vector Blue
n.2
Strand 520
Consoles
per il controllo video
Whole
Hog per Catalyst in HD
© Enrico
Cairoli 2009
© Enrico Cairoli 2009