Visita all'OpenDay 2017 della Spotlight
e... logicamente
alcuni test sui prodotti presenti.
Venerdì 10 sono andato per la prima volta a visitare la sede milanese della Spotlight.
Questa azienda storica produce dal 1969 corpi illuminanti per il mondo dello spettacolo e non.
Praticamente per un elettricista come me era l'equivalente di una gita al luna park.
La sala demo era ben fornita con tutti i prodotti della casa e tutti i marchi importati dalla stessa Spotlight.
Certo, il mio interesse è stato prevalentemente motivato da due prodotti nuovi trattati dalla casa.
I nuovi fresnel led (Green Line) e l'ultima nata di casa Compulite, la VIBE.
Ovviamente l'appetito è venuto mangiando, gli incontri con le nuove tecnologie e le curiosità erano scontati.
La sala demo comprendeva anche un'ampia aula "open" con varie categorie di consolle luci e pazienti
dimostratori che ho "bombardato" a dovere (come al solito)...
Nostra Signora VIBE faceva mostra in prima fila con un ampio monitor touch per lo show e uno
più piccolo per la sezione editor. Il parco slider di questa macchina copre ogni esigenza.
Abbiamo 15 leve (motorizzate) per i nostri playback ed altre 5 ausiliarie sopra l'editor.
Logicamente in primo piano e al centro abbiamo l'utile crossfader per i nostri "go", le basi, etc...
Il preparatissimo dimostratore mi ha iniziato a spiegare il nuovo software VIBE e devo dire che anche la
Compulite ha dirottato la programmazione luci sulle icone attive, limitando all'osso le percentuali e i valori
numerici dei parametri.
Ora gestiamo gli argomenti Beam, Colore, Grafica interagendo con i dispositivi simulati graficamente.
Un esempio per lavorare uno spot con sagomatore non cercheremo più le blade destre, sinistre, sopra, sotto...
Ora abbiamo sul monitor del editor un sagomatore reale rappresentato graficamente e muoveremo con il
dito le alette formando la sagoma voluta.
Stessa cosa si ripete per tutti gli altri parametri, sceglieremo un gobos dal disegno, un colore da una
ruota rappresentata o dal picker.
Anche la programmazione base (patch) è molto intuitiva, anche un consollista arrugginito come me
riesce a settare, a spostare gruppi di fixture da un universo ad un altro facilmente.
Una cosa molto utile è la retro illuminazione intelligente dei tasti.
Nella sezione editor quando noi chiameremo una fixture particolare i tasti che non la riguardano si
spegneranno lasciando accesi solo quelli utili.
Un esempio, se chiamiamo uno "channel" per accendere un dimmer tutti i tasti dei motorizzati
rimarranno spenti senza confonderci.
Questa funzione della retroilluminazione intelligente comincia ad essere indispensabile su banchi
con un numero cosi elevato di tasti e funzioni.
Chi si ricorda tutti i tasti di una SABRE??? Confessate !!!
Nella parte illuminotecnica pura facevano bella mostra un esercito di "convenzionali" alogeni e a led.
La forma rettangolare tipica della Spotlight faceva da padrona su tutti i prodotti di una certa potenza.
Queste geometrie "scatoloniche" che confesso di aver preso in giro più di una volta
hanno finalmente per me una spiegazione logica.
Gli ingegneri della Spotlight mi hanno spiegato il perché.
Nei proiettori alogeni, ma anche nei led ci sono delle temperature da controllare.
La forma quadrata fu scelta a suo tempo da Spotlight per tutti i suoi prodotti alogeni perché si è
dimostrata la geometria migliore per smaltire il calore della lampada verso l'esterno.
Con l'avvento dei led gli ingegneri hanno mantenuto la forma originale così da poter gestire il controllo
della temperatura dei cob con spazi adeguati.
Attenzione non è che... semplicemente quadrato = freddo!
I corpi squadrati con pareti piane fanno uso di profilati di alluminio con molte righe che aumentano la superficie
radiante del proiettore dissipando il calore con efficacia.
Un enorme espositore a parete mostrava tutto ciò che ci può essere utile per appendere in nostri proiettori
prodotto dalla DOUGHTY.
In una scaffalatura bassa invece erano esposti degli accessori e dei i moduli led
con i loro dissipatori di calore a "pipe" di rame.
Non potevano mancare le Vector della Compulite con le versioni RED e VIOLET.
IL PRIMO TEST
la
CycLED300 RGBW
Posso dire subito... l'erede della storica Domino alogena.
Questo led asimmetrico nasce ovviamente per illuminare fondali dal basso o dall'alto.
L'occhio mi è andato subito sulla matrice led che compone la CycLED300, ma... come sono messi i led?
I laboratori Spotlight erano alla ricerca di una fonte che "spalmasse" la luce in modo logaritmico
sia in verticale che in orizzontale.
© Enrico
Cairoli 2017