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Presentazione del MAC III della MARTIN
allo Studio 6 della Dear
IL NUOVO MAC III
FOTO MARTIN
La prova sul campo del nuovo testa mobile da 1500.
di Enrico Cairoli

L'ennesimo proiettore con lampada da 1500 W viene proposto questa volta dalla Martin.
Collocandolo al vertice del suo catalogo si mette in chiaro il suo utilizzo come grafico master.
Esteriormente il pezzo si presenta con una estetica molto avveniristica, direi HighTech.
Il suo potente flusso luminoso viene prodotto all'interno da una lampada
OSRAM HTI 1500/60/P50 con una temperatura colore di 6000°K e una vita media
operativa di 750 ore. Questa lampada, come ormai in quasi tutti i testa mobile di un certo
pregio viene alimentata e gestita da un accenditore a stato solido che oltre a garantirne
la qualità e la stabilità della scarica ne tutela la vita operativa con un sistema protettivo
che riduce la potenza a 800 W in caso di shutter in blackout per più di 10 secondi.
Questo sistema nella sua semplicità oltre che farci guadagnare sulla vita della lampada,
ci rende il proiettore più "risparmioso" in ambito del consumo elettrico... e non è poco
nei grandi impianti con  400 - 500 pezzi.
 

Prima di raccontare la prova vera e propria
ecco alcuni dati tecnici forniti dalla casa:

Lampada a scarica da 1500 W con base Lok-it!™
CMY plus variable CTO with non-fade coating technology
Ruota colore 7 posizioni + aperto
Zoom e focus con zoom-focus tracking
Dimmer a 16 bit con shutter meccanico per blackout totale
2 ruote gobo, ciascuna con 5 gobo rotanti indicizzabili
Prisma a 4 facce intercambiabile e indicizzabile
Iris proporzionale motorizzato
Effetto strobo meccanico ed elettronico 2- 10 Hz
Effetto pulse con apertura e chiusura instantanea
Ruota animazione gobo con movimento completo / controllo direzione
PAN e TILT (540°/267°) con controllo posizionamento assoluto
Ventilazione estremamente silenziosa
Design modulare per una facile manutenzione e aggiornamento
Ballast elettronico, lampada a riaccensione rapida e anti flicker
RDM ready, predisposizione Art-Net II e service USB
Display alimentato a batteria con manopola di navigazione.
- FONTE MARTIN -

Sulla carta questo proiettore già si presentava in forma innovativa per alcune sue scelte tecniche
tutte puntate sulla qualità generale del prodotto con un occhio di riguardo alla semplicità di
intervento manutentivo. I dimostratori della Martin in un attimo ci hanno smontato il MAC III
pezzo per pezzo come una costruzione di LEGO a testimonianza della estrema facilità e modularità
che permette la rapida sostituzione dei moduli interni. In poche parole il proiettore, esclusa la
struttura portante è diviso in 3 settori modulari:
LA CARTELLA COLORE con CMY e ruota colore
LA CARTELLA GRAFICA con ruote gobos, animazione, iride
IL SETTORE POWER con ballast elettronico e alimentatore dell'elettronica.

LA CARTELLA COLORELA CARTELLA GRAFICA
IL SETTORE POWERIL MAC III SPOLPATO !?

 
Ovviamente anche le altre parti sono tutte removibili, ma questa scelta di dividere in cartelle le cose
più importanti ci permette in caso di guasto di sostituire SUL POSTO il dispositivo difettoso e ripartire
subito con il lavoro eventualmente interrotto.
 
Ho volutamente iniziato questo mio articolo partendo dall'argomento manutenzione perchè il successo
di un proiettore non è solo il gobo "fico" i colori "fanatici" ma anche una gestione tecnica durevole
e principalmente agevole che ci permetterà di godere delle caratteristiche illuminotecniche a lungo.

Appena abbiamo dato parola al MAC III è venuta fuori subito tutta la potenza della lampada OSRAM
da 1500 W reali. Ho detto reali perchè la maggior parte dei nuovi testa mobile che dichiarano i
1500 W sono spesso dei 1200 tirati a 1500 con tutti i vantaggi e svantaggi dell'operazione.
Insomma qui siamo davanti ad una HTI da 1500 W che fa del MAC III un testa mobile spot destinato
alla "grande" grafica e al 3D da fumo ben visibile e presente anche nelle lunghe distanze.

Il set gobos a bordo delle due ruote è stato ben studiato per mettere l'operatore in una condizione
di scelte grafiche veramente creative. Ormai possiamo dire che su questo genere di spot abbiamo
visto di tutto a livello effettistico, ma il MAC III si fa notare immediatamente per la sua qualità
ottica nelle proiezioni aiutata da un obbiettivo zoom luminoso e ben inciso.
La luminosità è aiutata quindi anche dalla semplicità dell'ottica che usando solo tre lenti con
l'ultima molto grande permette di proiettare il piano focale con un'escursione di zoom notevole
( 11,5° > 55° ).
Altro vantaggio della lente grande frontale è quello di poter utilizzare il MAC III come effetto in
macchina molto suggestivo oppure come "moon flower" dietro a soggetti, cantanti, etc..
Meglio di mille parole ecco un esplicito videoclip.

IL MAC III ALL'OPERA

Riguardo l'effettistica classica l'utilizzo in tutte le ruote, compresa quella per animazione di filtri
dicroici in vetro la luminosità generale ne guadagna anche quando si sovrappongono più
effetti e colori contemporaneamente. In poche parole possiamo azzardare grafiche veramente
complesse senza preoccuparci se si vedranno all'interno di un piazzato con altri pezzi.
ECCO ALCUNI ESEMPI FOTOGRAFATI:











 
Scusate adesso chiacchiero un attimo con i consollisti.

Questo nuovo MAC III ci porta svariate "nuove" peculiarità, sia tecniche che fisiche.
Prima di tutto le sue dimensioni non viaggiano fortunatamente con il peso che si mantiene
sui 53,5 Kg. La MARTIN è venuta in aiuto anche a chi li deve montare e spostare, mettendo
una coppia di comode maniglie anche sulla forcella oltre che sulla base.
La gestione dmx di questo nuovo testa mobile rimane entro misure "umane" grazie
al suo device che può essere a 27 o 30 canali cosi da poterlo utilizzare anche con banchi di
vecchia generazione. Sulla base c'è un comodo display LCD a colori sul quale possiamo entrare
nella configurazione che permette di fare cose fino adesso mai viste.
Un esempio, possiamo dare dei fine corsa nel PAN e TILT quando il proiettore è costretto a lavorare
in spazi limitati a rischio collisione. Fatto questo possiamo giocare da 0 a FULL con i parametri di
movimento senza rischiare di battere la testa. Lui si muoverà nei limiti da noi programmati dalla base.
E' d'obbligo sottolineare che il MAC III non urterà nulla neanche durante il reset al suo avvio,
grazie agli encoder di nuova generazione lui non ha più bisogno di cercare i fine corsa meccanici
durante il reset. Quando lo accenderemo lui farà i fine corsa solo dei dispositivi interni e la testa
si posizionerà subito sui dati in ingresso dal banco senza "spazzolare".
MICA MALE !?
Altra ottima caratteristica di questo MAC III è la silenziosità della ventilazione intubata presente
all'interno che rende il proiettore veramente muto con la gioia dei nostri colleghi dell'audio.

LA VENTILAZIONE INTUBATA

Questa scelta della MARTIN riguardo la ventilazione non dà guadagni solo in ambito di silenziosità
ma fa lavorare tutti i dispositivi interni alla giusta temperatura operativa grazie alla precisione
logistica del flusso d'aria. I filtri verranno raffreddati nel punto di massimo calore senza mandare
in giro inutili uragani !
La parte elettrica, come nella migliore tradizione è tutta allo stato solido. In particolare il ballast
oltre che dare efficiente alimentazione alla HTI OSRAM ci aiuta nello strobo elettronico che riesce
a simulare una vecchia proiezione cinematografica "flickerando" direttamente la lampada.
Un'altra comodità è la gestione della potenza della lampada a scarica che possiamo dimmerare
fino al 60% senza ombra di instabilità o variazione della temperatura colore.
Il ballast comunque in caso di prolungato blackout del proiettore ( 10 sec. circa ) mette la lampada
a 800 W preservandola da un'eventuale surriscaldamento e inutile consumo.
Le connessioni, come ho citato all'inizio sono veramente complete con aggiunta persino di una
presa USB per fare l'upgrade del firmware interno.

NEWS:
Durante la demo mi è stato detto dai dimostratori che la MARTIN sta già preparando il modulo
sagomatore da inserire nella cartella grafica del MAC III per trasformarlo in PERFORMANCE:
ECCO IL MAC III PERFORMANCE COME PROMESSO
>> vai alla DEMO MARTIN di Roma <<

In conclusione posso tranquillamente affermare che questo nuovo MARTIN MAC III ha tutte le carte per
sostituire il glorioso ma ancor valido MAC 2000 fornendoci in più tutti i vantaggi della tecnologia odierna.

Complimenti veramente ai tecnici MARTIN per questo nuovo e valido prodotto.
Ringrazio sempre i ragazzi della demo per la disponibilità e pazienza dimostrata.

PER ULTERIORI INFO:
MARTIN LINK

Le prove in studio dei motorizzati.
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Buon lavoro a tutti !

© Enrico Cairoli 2008

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© Enrico Cairoli 2008