L'ennesimo
proiettore
con
lampada da 1500 W viene proposto questa volta dalla
Martin.
Collocandolo
al
vertice
del suo catalogo si mette in chiaro il suo utilizzo come
grafico
master.
Esteriormente
il
pezzo
si presenta con una estetica molto avveniristica, direi
HighTech.
Il
suo
potente
flusso luminoso viene prodotto all'interno da una lampada
OSRAM
HTI
1500/60/P50
con una temperatura colore di 6000°K e una vita
media
operativa
di
750
ore. Questa lampada, come ormai in quasi tutti i testa mobile di
un certo
pregio
viene
alimentata
e gestita da un accenditore a stato solido che oltre a
garantirne
la
qualità
e
la stabilità della scarica ne tutela la vita
operativa
con un sistema protettivo
che
riduce
la
potenza a 800 W in caso di shutter in blackout per più
di 10 secondi.
Questo
sistema
nella
sua semplicità oltre che farci guadagnare sulla
vita
della lampada,
ci
rende
il
proiettore più "risparmioso" in ambito del consumo
elettrico...
e non è poco
nei
grandi
impianti
con 400 - 500 pezzi.
Prima
di
raccontare
la prova vera e propria
ecco
alcuni
dati
tecnici forniti dalla casa:
Lampada a
scarica
da 1500 W con base Lok-it!™
CMY plus variable
CTO with non-fade coating technology
Ruota colore
7 posizioni + aperto
Zoom e focus
con zoom-focus tracking
Dimmer a 16 bit
con shutter meccanico per blackout totale
2 ruote gobo,
ciascuna con 5 gobo rotanti indicizzabili
Prisma a 4 facce
intercambiabile e indicizzabile
Iris
proporzionale
motorizzato
Effetto strobo
meccanico ed elettronico 2- 10 Hz
Effetto pulse
con apertura e chiusura instantanea
Ruota animazione
gobo con movimento completo / controllo direzione
PAN e TILT
(540°/267°)
con controllo posizionamento assoluto
Ventilazione
estremamente silenziosa
Design modulare
per una facile manutenzione e aggiornamento
Ballast
elettronico,
lampada a riaccensione rapida e anti flicker
RDM ready,
predisposizione Art-Net II
e service USB
Display
alimentato
a batteria con manopola di navigazione.
-
FONTE MARTIN -
Sulla
carta
questo
proiettore già si presentava in forma innovativa
per
alcune sue scelte tecniche
tutte
puntate
sulla
qualità generale del prodotto con un occhio di
riguardo
alla semplicità di
intervento
manutentivo.
I
dimostratori della Martin in un attimo ci hanno smontato
il MAC III
pezzo
per
pezzo
come una costruzione di LEGO a testimonianza della estrema
facilità
e modularità
che
permette
la
rapida sostituzione dei moduli interni. In poche parole il
proiettore, esclusa la
struttura
portante
è
diviso in 3 settori modulari:
LA
CARTELLA
COLORE
con CMY e ruota colore
LA
CARTELLA
GRAFICA
con ruote gobos, animazione, iride
IL
SETTORE
POWER
con ballast elettronico e alimentatore dell'elettronica.
Ovviamente
anche
le
altre parti sono tutte removibili, ma questa scelta di
dividere
in cartelle le cose
più
importanti
ci
permette in caso di guasto di sostituire SUL POSTO il
dispositivo
difettoso e ripartire
subito
con
il
lavoro eventualmente interrotto.
Ho
volutamente
iniziato
questo mio articolo partendo dall'argomento
manutenzione
perchè il successo
di
un
proiettore
non è solo il gobo "fico" i colori "fanatici" ma
anche
una gestione tecnica durevole
e
principalmente agevole che ci permetterà di godere delle
caratteristiche
illuminotecniche a lungo.
Appena
abbiamo
dato
parola al MAC III è venuta
fuori
subito tutta la potenza della lampada OSRAM
da
1500
W
reali. Ho detto reali perchè la maggior parte dei nuovi
testa
mobile che dichiarano i
1500
W
sono
spesso dei 1200 tirati a 1500 con tutti i vantaggi e svantaggi
dell'operazione.
Insomma
qui
siamo
davanti ad una HTI da 1500 W che fa del MAC III
un testa mobile spot destinato
alla
"grande"
grafica
e al 3D da fumo ben visibile e presente anche nelle
lunghe
distanze.
Il
set
gobos
a bordo delle due ruote è stato ben studiato per
mettere
l'operatore in una condizione
di
scelte
grafiche
veramente creative. Ormai possiamo dire che su questo
genere
di spot abbiamo
visto
di
tutto
a livello effettistico, ma il MAC III
si
fa notare immediatamente per la sua qualità
ottica
nelle
proiezioni
aiutata da un obbiettivo zoom luminoso e ben inciso.
La
luminosità
è
aiutata quindi anche dalla semplicità
dell'ottica che usando solo tre lenti con
l'ultima
molto
grande
permette di proiettare il piano focale con un'escursione
di
zoom notevole
(
11,5° > 55° ).
Altro
vantaggio
della
lente grande frontale è quello di poter
utilizzare
il MAC III come effetto in
macchina
molto
suggestivo
oppure come "moon flower" dietro a soggetti, cantanti,
etc..
Meglio
di
mille
parole ecco un esplicito videoclip.
Riguardo
l'effettistica
classica
l'utilizzo in tutte le ruote, compresa quella
per
animazione di filtri
dicroici
in
vetro
la luminosità generale ne guadagna anche quando si
sovrappongono
più
effetti
e
colori
contemporaneamente. In poche parole possiamo azzardare
grafiche
veramente
complesse
senza
preoccuparci
se si vedranno all'interno di un piazzato con altri
pezzi.
ECCO
ALCUNI
ESEMPI
FOTOGRAFATI:
Scusate
adesso
chiacchiero
un attimo con i consollisti.
Questo
nuovo
MAC III ci porta svariate "nuove"
peculiarità,
sia tecniche che fisiche.
Prima
di
tutto
le sue dimensioni non viaggiano fortunatamente con il peso che
si mantiene
sui
53,5
Kg.
La MARTIN è venuta in aiuto anche a chi li deve montare
e spostare, mettendo
una
coppia
di
comode maniglie anche sulla forcella oltre che sulla base.
La
gestione
dmx
di questo nuovo testa mobile rimane entro misure "umane"
grazie
al
suo
device
che può essere a 27 o 30 canali cosi da poterlo
utilizzare
anche con banchi di
vecchia
generazione.
Sulla
base c'è un comodo display LCD a colori sul
quale
possiamo entrare
nella
configurazione
che
permette di fare cose fino adesso mai viste.
Un
esempio,
possiamo
dare dei fine corsa nel PAN e TILT quando il
proiettore
è costretto a lavorare
in
spazi
limitati
a rischio collisione. Fatto questo possiamo giocare da 0
a FULL con i parametri di
movimento
senza
rischiare
di battere la testa. Lui si muoverà nei limiti
da
noi programmati dalla base.
E'
d'obbligo
sottolineare
che il MAC III non
urterà
nulla neanche durante il reset al suo avvio,
grazie
agli
encoder
di nuova generazione lui non ha più bisogno di
cercare
i fine corsa meccanici
durante
il
reset.
Quando lo accenderemo lui farà i fine corsa solo dei
dispositivi
interni e la testa
si
posizionerà
subito
sui dati in ingresso dal banco senza
"spazzolare".
MICA
MALE
!?
Altra
ottima
caratteristica
di questo MAC III
è la
silenziosità della ventilazione intubata presente
all'interno
che
rende
il proiettore veramente muto con la gioia dei nostri colleghi
dell'audio.
Questa
scelta
della
MARTIN riguardo la ventilazione non dà guadagni
solo
in ambito di silenziosità
ma
fa
lavorare
tutti i dispositivi interni alla giusta temperatura
operativa
grazie alla precisione
logistica
del
flusso
d'aria. I filtri verranno raffreddati nel punto di massimo
calore
senza mandare
in
giro
inutili
uragani !
La
parte
elettrica,
come nella migliore tradizione è tutta allo
stato
solido. In particolare il ballast
oltre
che
dare
efficiente alimentazione alla HTI OSRAM ci aiuta nello strobo
elettronico che riesce
a
simulare una vecchia proiezione cinematografica "flickerando"
direttamente
la lampada.
Un'altra
comodità
è
la gestione della potenza della lampada a
scarica
che possiamo dimmerare
fino
al
60%
senza ombra di instabilità o variazione della temperatura
colore.
Il
ballast
comunque
in caso di prolungato blackout del proiettore ( 10
sec.
circa ) mette la lampada
a
800 W preservandola da un'eventuale surriscaldamento e inutile consumo.
Le
connessioni,
come
ho citato all'inizio sono veramente complete con
aggiunta
persino di una
presa
USB
per
fare l'upgrade del firmware interno.
NEWS:
Durante
la
demo
mi è stato detto dai dimostratori che la MARTIN sta
già
preparando il modulo
sagomatore
da
inserire
nella cartella grafica del MAC III
per
trasformarlo in PERFORMANCE:
ECCO IL MAC III
PERFORMANCE COME PROMESSO
>> vai
alla DEMO MARTIN di Roma <<
In
conclusione
posso
tranquillamente affermare che questo nuovo MARTIN
MAC III ha tutte le carte per
sostituire
il
glorioso
ma ancor valido MAC 2000 fornendoci in più tutti i
vantaggi
della tecnologia odierna.
Complimenti
veramente
ai tecnici MARTIN per questo nuovo e valido prodotto.
Ringrazio sempre
i ragazzi della demo per la disponibilità e pazienza dimostrata.
© Enrico
Cairoli 2008
© Enrico Cairoli 2008