- Considerazioni
sui
primi Fresnel a led -
( All'interno della grande espansione dei prodotti a
led dobbiamo prestare particolare attenzione
ai nuovi fresnel destinati alle luci bianche tradizionali.
)
Ormai
in
tutte
le nostre
applicazioni illuminotecniche facciamo uso dei led, specialmente
nella luce effetti e/o scenografica.
L'unico
settore
dove
regna una
giustificata diffidenza è quello della luce bianca dedicata
all'illuminazione dei soggetti televisivi.
I
dubbi
regnanti
non sono quelli
sulla luminosità che ormai è ampiamente dimostrata
ma ci si fida
ancora poco dei led in argomento temperatura e resa dei colori.
Non
è
facile
ancora trovare un
reale sostituto della alogena simulandone le qualità cromatiche.
I
led
hanno
ovviato al problema con
sistemi bianchi con all'interno diodi colorati per variare o affinare
la temperatura colore.
Durante
i
miei
numerosi test di
prodotti led ne ho incontrati, comunque di validi ma
purtroppo
destinati a usi prettamente wash con alcuni prodotti sagomatori e pochi
fresnel.
Già
in
molte
TV si iniziano a vederei
fresnel led a 3200'K usati in piazzati luci di TG e All News
dove è
richiesta prima di tutto l'affidabilità, visto l'uso h24.
In
un
mio
test di qualche tempo fa
misi al banco prove un classico mille con due fonti luminose, led e
alogena.
>>>- vai all'articolo
A
parte
la
temperatura colore reale
di 3200'K del led in confronto all'alogeno,
il risultato sulla
telecamera riguardo la resa dei colori era ben visibile.
Ora, secondo
me vanno riviste alcune filosofie che Light Designer e Direttori
della Fotografia seguono.
La
bellezza
della
luce alogena su di
un viso è indiscutibile e ne conosciamo tutti la resa.
Ora ottenere
lo stesso risultato con il led è possibile ma vanno riviste un
po'
alcune filosofie... appunto.
Fresnel
led
validi
ce ne sono tanti
e a tutte le temperature colore ma quelli variabili sono pochissimi.
I
sistemi
variabili
ci permettono di
sintonizzare a nostro piacimento la temperatura colore
e in alcuni
casi simulare una alogena mentre la "dimmeriamo".
Il
panorama
dei
sistemi led è vasto
ma sulle bianche, secondo me deve ancora uscire il prodotto giusto.
La
crisi
poi
ci spinge al
cambiamento anche per motivi energetici.
Il led di qualità
fotografica esiste è ci permette di lavorare con 1/4 della
potenza
dei sistemi alogeni o a scarica.
In
uno
piazzato
tipo, aggiornato a
led sulle bianche richiede poi anche una diversa gestione
elettrica delle prese in studio motivo del funzionamento differente
della regolazione.
In
uno
studio
classico esistono
prese regolate (DIMMER) e prese dirette per alimentare motorizzati e
affini.
Nella nuova ed eventuale configurazione "full led"
i regolatori andranno a sparire
o si ridurranno drasticamente a causa
dell'utilizzo diretto del dmx da parte dei fresnel led per le
bianche.
Ovviamente
le
regolate
non più
utilizzate potrebbero essere riconvertite in dirette per i nuovi
fresnel led.
Altro
sistema
da
aggiornare sarà
quello della distribuzione del dmx da regia a studio.
Il segnale subirà
delle modifiche a livello di linee e a livello di distribuzione sui
ponti o truss tramite splitter a "numerose" uscite.
Tutte
queste
trasformazioni
sono
abbastanza semplici tecnicamente e non comportano grossi sacrifici
economici.
Nella
maggior
parte
dei casi ci
sono apparati che vengono sostituiti e non aggiunti quindi i costi si
compensano.
Una
sala
regolatori
certo non costa
meno dei proiettori led, specie in studi grandi dove lavorano DIMMER
da 10 KW.
Altra
possibilità
di
risparmio in grandi
studi è a livello di aria condizionata,
un piazzato full led produce
un ventesimo del calore prodotto dai sistemi alogeni.
Ora una considerazione da "elettricista di scena":
L'avvento dei led sui prodotti fresnel ha scatenato subito
un risparmio sulla realizzazione generale del proiettore.
In alcuni casi ne ho viste di belle. Sono stati realizzati proiettori
con lente di plastica... tanto non scalda !?
E' vero che il led non scalda ma la qualità di un fresnel di
plastica, per buona che sia non rende
come una normale lente in vetro. Le macchie marroncine e violette ai
bordi non si risolvono.
Il fresnel ideale, secondo me deve essere costruito tale e quale
all'alogeno, con le stesse meccaniche e
la lente di vetro possibilmente ottimizzata per la fonte led.
Attenzione, però a non cadere nella tentazione di togliere
semplicemente la lampada e mettere
un led al suo posto. La cosa non è così immediata ed
efficace.
Un fresnel tradizionale alogeno possiede una lampada che lavora nel
fuoco di una parabola a specchio studiata
per la geometria del filamento.
Nel fresnel a led il motore luminoso usa un sistema apparentemente
simile ma totalmente diverso nello schema.
Il led emette frontalmente con un angolo medio di 120° e quindi non
avendo bisogno di uno specchio posteriore
di riflessione, necessita però di un riflettore anulare di
raccolta della luce emessa lateralmente.
Questo dispositivo va realizzato con estrema precisione perché
produrrà la giusta somma tra led e specchio
che proietterà il fresnel verso l'esterno.
Una cosa che ho verificato durante le mie ricerche su questi prodotti,
appunto è la giusta sintonia di questo sistema.
Guardando frontalmente un fresnel led "SPENTO" si nota al centro il
disco giallo della fonte. Dobbiamo verificarne
con leggerissimi spostamenti del nostro punto di vista le immagini
riflesse dallo specchio anulare.
Con questo semplice metodo possiamo vedere se il sistema led / specchio
è ottimizzato per quella lente fresnel
e ne utilizza per intero il diametro.
Cosa comporta questo fattore qualitativo?
Su prodotti ben realizzati lo possiamo vedere quando utilizziamo i
sportelli del proiettore per bandierare la luce.
Se il sistema lente / led è ben sintonizzato, sui sfori tra uno
sportello ed un altro non noteremo baffetti strani
o peggio raggi di luce più o meno lunghi.
Il sistema ottico ideale ci deve far lavorare come su di un alogeno.
Il giusto sostituto del nostro vecchio caldo 1000 sarà un
prodotto si tecnologico ma con
le insostituibili leggi dell'ottica prese nella giusta
considerazione.
Ecco
qui
sotto alcune case storiche con valide alternative:
SPOTLIGHT
MOLE-RICHARDSON
CO.
QUARTZCOLOR
ARRI
LUPOLUX
DESISTI
...
la
ricerca continua
questo mio articolo rimarrà aperto per eventuali aggiornamenti.
© Enrico
Cairoli 2013