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La
              mostra di Francoforte 2015

di Enrico Cairoli


Lo stand della ROBE


Il vasto stand della ROBE conteneva
novità in campo led e non solo.

Visitato con
Le prove in studio dei motorizzati.
 
Lo stand della ROBELo
                  stand della ROBE

Visto per la prima volta all'interno dello studio 5 RAI della Dear eccolo finalmente da spulciare.

IL BMFL (foto 04 e 36)
Questo potente spot costruito intorno alla performante lampada OSRAM HTI 1700/PS era presente
nelle due versioni: SPOT e BLADE (novità).
In argomento luminosità che dire... l'uscita dall'ottica è veramente devastante, credo che i
250.000 lux dichiarati a 5 metri sui depilants siano reali.
Ricordo che la lampada del BMFL può lavorare anche a 1200 Watt e 1500 Watt.
Devo dire che, dopo averlo visto lavorare in uno studio a 12 metri, in demo un po me lo aspettavo.
Il connubio lente frontale grande, lampada efficiente e cura nei dispositivi ottici ha dato i suoi frutti.
Conoscendo il BMFL dai suoi primi passi da prototipo ora è un maturo grafico per le lunghe distanze.

Il BMFL Blade   BMFL Spot

Per una mia fissa sulle lampade esagerate ho iniziato subito a vedere la resa colore di questo "spottone".
Giocando con un mescolatore colore CMY di qualità ho visto colori e dissolvenze pulite, senza aloni, neanche
ai bordi. Il CRI di 90 della lampada ci fa apprezzare sia i colori pieni che quelli pastello.
(foto da 10 a 13)
Usato come "bianco" esce con un 3200°K reale senza perdite di luminosità.
Il BMFL questo argomento lo tratta con un CTO variabile da 2700°K a 6000°K.
La OSRAM dice che questo genere di lampade mantengono a lungo le proprie caratteristiche colorimetriche
fino alla fine delle ore di targa.
ROBE (e noi tutti) sappiamo che questa cosa è vera fino ad un certo punto e ha munito il BMFL
di alcuni utili filtri nelle ruote colori predefiniti per correggere l'eventuale proiettore con lampada più vecchia.
Quante volte vi è capitato in un rental qualche pezzo con lampada "farlocca"?
In caso serva Il BMFL ha l'arma giusta.
Una tecnologia particolare inserita da ROBE in questo spot è lo stabilizzatore di movimento.
Questo dispositivo serve per compensare i movimenti di PAN e TILT con quelli della americana
eventualmente non molto stabile sul quale è montato.
Lo stabilizzatore diventa indispensabile quando sulle sospensioni lavorano molti pezzi pesanti in movimento.



Passando alla parte grafica mi sono fatto mostrare dal paziente dimostratore il copioso set di dispositivi dedicati.
All'interno di questo BMFL troviamo due ruote gobos rotanti da 6, due ruote colori predefiniti, una doppia ruota
animazione, un prisma a 6 facce, una frost proporzionale e un veloce iride.
Il tutto viene proiettato da un luminoso zoom 5°- 55° con lente frontale da 160 mm.
Ecco qui sotto alcuni esempi di grafiche ottenute anche con la versione BLADE con sagomatore.
(foto da 14 a 17)



In conclusione ho visto un 1700 veramente performante, una realizzazione di precisione davanti
a quella mostruosa HTI della OSRAM.

Dopo aver esaminato il BMFL a scarica passo subito al prodotto che aspettavo di vedere da tempo.

La rinnovata serie DL.

IL DL7S PROFILE (foto 03), il DL4x e il DL4s PROFILE (foto 05)
Oltre l'uscita del nuovo DL7S la ROBE ha migliorato la serie DL con i nuovi DL4.
Il DL7S è l'unico che usa un particolare motore luminoso a 7 colori:
RED, GREEN, BLUE, AMBER, CYAN, YELLOW, UV.
da ben 800 Watt !

Il DL7S Profile  Il Robin DLS4

Essendo tanta la curiosità riguardo il "7 colori", ho messo subito alla prova colore il DL7S.
La matrice colore a 7 si è fatta subito vedere su una cosa che non mi aspettavo, i bianchi.
Il 5600°K è ottimo ma il 3200°K è uno dei migliori visti da me fino ad ora sui dispositivi led.
(foto 18)
Secondo dubbio da sfatare riguardo i led è stato il giallo. Ora posso dire che il problema è stato
risolto alla radice. Il giallo esce vero, naturale non "limonato" o privo di croma (foto 20).

Sono entusiasta perché, da quando esistono i sistemi led colore, io sono sempre stato un fautore
delle matrici RGB+A, molto meno dei sistemi RGB+W.
Qui ovviamente non solo l'ambra risolve il problema del giallo, altra prova fatta al DL7S è stata quella
del rosa (non magenta).
Qui si evince l'intervento del CYAN e il colore risulta carico di croma, non sbiadito.
(foto 21)



Passando alla grafica cerco di vedere qualcosa nei dettagli che mi possa rilevare la matrice colore
ma non ne vedo traccia. I 7 colori o quelli utilizzati al momento escono perfettamente miscelati
prima di essere usati dal resto del proiettore.
I gobos vengono proiettati con nitidezza e senza rifrazioni.
Il set grafico del DL7S ci offre:
Una ruota con 6 gobos rotanti, una ruota con 8 gobos fissi, una ruota animazione, frost, prisma rotante
e il preciso sagomatore rotante a 4 alette nella versione BLADE.
(foto 19 - 22 - 24)



La nuova serie DL4 (X e S) non solo guadagna luminosità con il nuovo modulo RGB+W
ma migliora anche la resa colore. La prima cattiveria è stata farli lavorare subito sui colori caldi.
Finalmente un orange che non mi aspettavo da un RGB+W, esce carico e denso.
Il bianco a 3200°K ha guadagnato più che altro di luminosità e rimane comunque attendibile.
  Si può dire che il modulo nuovo ha portato una reale miglioria a tutto il sistema luce.
La sezione grafica rimane un'eccellenza per questo spot led medio, grazie alle
ruote gobos (una fissi e una rotanti ), un prisma a tre facce, iride, frost variabile e sagomatore
nella versione S PROFILE.
(foto da 20 a 22)

Il critico giallo caldoL'ottimo 3200'KLa grafica

Ecco le varie versioni del
PARFECT (S1 e H1)
I potenti parled in demo facevano uso di una fonte led cob disponibile nelle versioni
2700°K e 6000°K (foto 06).

Le
                        due nuove versioni del Parfect LED PAR

Dopo aver dimostrato pienamente tutta la loro luminosità determinata dal performante cob
e la parabola a 23° di qualità (foto 29), il dimostratore mi ha fatto vedere tutti i suoi accessori.
Il più interessante (per me) è stato il diffusore in stoffa che trasforma il PARFECT in una
ampia diffusa per uso eng o cine-tv.
Ovviamente ci sono anche sportelli, porta gelatina, lenti beam e adattatori wireless.
(foto 26 - 27 - 28)
Un'altra cosa interessante per un "bianco" è il dimmer ad alta risoluzione molto utile in fotografia.
Il tutto con un consumo massimo di 150 Watt.



Ecco l'arma da distruzione di massa che simulava temporali durante la mostra.

Lo STROBE
Praticamente, durante lo show programmato che lo stand di ROBE mandava in scena periodicamente
in alcuni momenti si illuminava Francoforte con dei lampi strobo mostruosi.
Vediamo da vicino l'ordigno che li produceva.
Questo strobo led a matrice gestibile a zone, non solo possedeva 120 W di chip led bianchi ma
i suddetti diodi venivano esaltati da un'ottica particolare che concentrava in avanti tutta la potenza della fonte.
Unire in un unico prodotto un blinder e uno strobo è veramente d'impatto.

  Il potente STROBE a
                        led 

Ecco, ora il piccolo spot led

VIVA
Questo mini spot da 270 Watt di led (monocromatici) lavorava tranquillamente in mezzo ad altri testa mobile
molto più potenti senza sfigurare grazie alla sua ottica zoom 8°- 40° a lente grande.
Nonostante le dimensioni il VIVA possiede tutte le armi per lavorare di grafica, nel fumo
e come luminoso wash.
A bordo troviamo due ruote colori, una ruota gobos fissi, una frost e un iride veloce.
Posso dire che la semplicità dei dispositivi interni, accoppiati però a un'ottica di qualità
giustifica il successo di resa di questo VIVA.
Anche questo prodotto ROBE possiede al suo interno lo stabilizzatore di movimento come il BMFL.
Altra caratteristica che non sfugge alla vista è la velocità di movimento della testa che
raggiungeva livelli da "quasi" specchio mobile.

Il VIVAIl piccolo VIVA all'opera

In conclusione voglio raccontarvi del nuovo

LiteWare HO2
Questo illuminatore a led RGB+W da 40 W portatile, lavorava all'interno dello stand a batteria con segnale wireless.
Le modifiche fatte dal primo modello sono state il display frontale con la fonte led inclinabile, una
autonomia di batterie che raggiunge le 16 ore.
Il LiteWare HO2 può essere RI-caricato nel suo stesso flycase dedicato.
Due soluzione tecniche utili sono l'allarme antifurto inseribile e il sistema anti-autoscarica delle batterie
una volta caricate completamente.

Il pratico display frontale  Il LiteWare HO2  Il flycase con ricarica

Approfitto per ringraziare di tutto Super Cinzia, Marco, Ermanno e tutti i dimostratori
che ho devastato con le mie domande.

Per maggiori informazioni vai sul sito della
 

Il sito della
            RMmultimedia

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GRAZIE A TUTTI !
Buon lavoro a tutti !

© Enrico Cairoli 2015



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