Anche qui all'interno della germanica fiera gli ottimi proiettori fresnel della QUARTZCOLOR.

Ho conosciuto questi prodotti grazie ad un collega, Paolo che me li ha decantati come naturali
eredi dei cugini alogeni. Effettivamente quando li ho visti per la prima volta li avevo scambiati per
alogeni tradizionali... perché questo fresnel led ha il cavo di alimentazione siliconato?
Logicamente le deduzioni da "elettrico" sono arrivate in automatico.
Un prodotto realizzato con gli stessi accorgimenti e premure di un proiettore alogeno fa capire
la filosofia che la QuartzColor adotta nei suoi prodotti led.
Ho già visto all'opera in RAI l'X4 ed ha subito dimostrato una qualità che non fa rimpiangere l'alogeno.
Il led è stato perfettamente coniugato con la lente da 175 mm. che ci permette di lavorare con le alette
senza spurie strane a tutte le posizioni dell'ampio carrello (15° > 53°).
Aprendo la lente si nota subito una delle parabole anulari più grandi mai viste intorno ad un multichip.
Guardando la lente a proiettore spento, il giallo del potente led da 120 Watt si vede con un cono di circa 40°
a dimostrazione che la luce laterale del multichip viene raccolta tutta verso il fresnel.
Secondo me, fino adesso è uno dei sistemi migliori visti nei miei test.
La gestione elettronica del proiettore è essenziale ma efficacie, dimmer manuale o dmx e porta usb
per gli aggiornamenti del firmware.

Nello stand QuartzColor ho visto anche il prototipo della versione in categoria 5000 che a tutt'oggi è in fase
di perfezionamento. Il led all'interno non era ancora il definitivo ma già si faceva vedere con una luminosità
importante. In mostra c'erano anche le naturali versioni a 5600°K e tutti i proiettori avevano i bicchierini per
la gestione tramite asta (pole operated).

Concludendo posso affermare che questi prodotti hanno dimostrato che la qualità generale è un
obbligo anche sulle nuove tecnologie e le leggi dell'ottica vanno rispettate.

Ottimi prodotti ITALIANI !

- Per maggiori informazioni vai sul sito della casa -

Buon lavoro a tutti !

© Enrico Cairoli 2014