Oggi
la MARTIN ha messo a punto un piccolo testa mobile spot che
risolverà non
pochi problemi nel
campo della affidabilità lampada e della
gestione tecnica.
Il
piccolo MAC350 ENTOUR può essere tranquillamente incluso nella
categoria
dei 300 data la sua
luminosità di 8000 lm prodotta dal suo motore
luminoso interno di ben 7 led bianchi.
L'effettistica, anche se semplice
rimane adeguata per la sua classe.
A bordo troviamo una ruota a
8 colori, 6 gobos rotanti o indicizzabili, un iride, un fuoco il
tutto via dmx
e
logicamente strobo e dimmer che completano il piccolo spot.
Questo
innovativo spot si è dimostrato subito luminoso come dichiarato
e otticamente parlando molto pulito.
I gobos vengono proiettati con una qualità
generale più che ottima come i colori, che brillano in modo
particolare
grazie al gamma tipico delle fonti led bianche.
Altra
caratteristica di questo testa mobile è la notevole
silenziosità
motivata dalla
assenza della classica lampada
a scarica fonte di calore elevato e ventilazione
forzata spesso rumorosa.
L'unica
ventilazione che si intravede è quella posteriore realizzata con
una
ventola di generose dimensioni
che gira a velocità lenta quindi praticamente
“muta”.
A
mio parere questo prodotto troverà svariate realtà di
utilizzo
grazie proprio
a queste caratteristiche elencate.
Ecco i principali vantaggi della fonte led su questo spot:
- la lampada non si
cambia mai -
- i dispositivi interni non si rovinano con il calore -
- il calore prodotto non sovraccarica le climatizzazioni dei locali -
- i colori prodotti sono densi e così per sempre -
- nessun problema di riaccensione a caldo -
- senza il solito ballast il peso è ridotto a 16,6 Kg -
- consumo ridottissimo con dimmer a zero (40 watt) -
Insomma un piccolo che durerà a lungo e... non solo
per la "lampada".
Altro
testa
mobile
a
led
visto
in
questa
giornata è stato l'imponente
MAC 401 dual.
Questo tipo di prodotto nasce con uno scopo ben preciso, la
qualità del colore mescolato.
A differenza dei suoi fratelli minori il MAC 401 utilizza un sistema
colore a led tricromatici in unica lente.
I vantaggi di questo sistema li conosciamo già, micro-ombre
colore annullate, miscelazione accurata
anche a brevi distanze... etc..
La MARTIN però sul MAC 401 ci offre anche altre
possibilità sul controllo del flusso luminoso.
A bordo di questo testa mobile led troviamo un efficace zoom che ci
modifica il fascio su di
un range di 16°<> 50° senza intaccare il colore miscelato.
Altra interessante possibilità è quella di poter rendere
un "doppia faccia" questo grande wash senza
grandi interventi tecnici. L'elettronica interna può gestire
vari tipi di unità colore installate.
Nel prodotto presente alla demo erano state installate una faccia RGB e
un'altra bianca a temperatura
colore variabile (vedi la prima foto di sinistra).
La
gestione
di
queste
unità
è
molto
versatile
sul colore,
anche solo a livello effettistico puro.
Sul controllo colore possiamo scegliere due tipi di gestione, RGB o HSV.
Il protocollo dmx di questo MAC 401 ci permette di comandare il colore
della matrice anche a
spicchi (quarti) con un risultato (in macchina) molto
suggestivo ed efficace se montato a vista (4° foto).
Più volte ho citato le dimensioni imponenti del sistema ma,
attenzione sto parlando di un testa
mobile destinato alla qualità della miscelazione colore e alcune
leggi fisiche vogliono i loro spazi.
Non dimentichiamo che il "signorino"
rimane
un
wash
led
da
6500
lumen
!
Anche
altre
marche
che
si
sono
imbarcate
in
progetti simili sono state
costrette a realizzare prodotti
di generose dimensioni, vedi il REDWash
3-192 della ROBE,
Passerei
ora
ai
fratelli
minori
(per
modo di dire) del 401
il
MAC 301 WASH
e il
MAC 101
Questa categoria di wash led nasce con uno scopo ben preciso,
l'effettistica luce d'impatto.
La qualità dei led e delle relative ottiche ci permette di
illuminare, colorare e di lavorare nel
fumo quasi come dei beam. Le foto dimostrano la omogeneità delle
emissioni colore che
permettono di creare delle vere e proprie colonne di luce, cosa molto
rara con altri prodotti led.
Nel MAC 301 WASH troviamo anche un velocissimo zoom (13° <>
36°) utile per coprire ogni esigenza.
Il
piccolino dei wash led, il MAC 101 rimane per fortuna
contenuto solo nelle dimensioni e nel peso.
All'interno dei suoi 3,7 Kg risiede un piccolo "mostriciattolo" di
luminosità e velocità di movimento.
Durante la prova ha dimostrato una capacità più che
ottima nel mescolare l'RGB grazie al particolare
posizionamento dei singoli led. Ma dove mi ha stupito è stato
sulla emissione luminosa.
Tutta questa potenza, omogeneità sul flusso anche nel fumo uno
non se la aspetta da un piccolino
come questo MAC 101.
In argomento movimento della testa
ci avviciniamo poi alla velocità dello specchio mobile!
Le
appariscenti
caratteristiche
di
questo
-entry
level-
della
MARTIN
suggeriscono svariate applicazioni:
incorporato all'interno di scenografie, come accecante, come muro di
luce in numerosi esemplari e
tante altre idee che possono venire con questo genere di prodotti.
Ecco un piacevole ritorno che vi avevo tempo fa pre-annunciato su una
mia pagina dei test
il
Questa
è
la
naturale
evoluzione
del
modello
di
punta nella categoria SPOT 1500 in casa
MARTIN.
Il MAC III non poteva rinunciare al sagomatore motorizzato e quindi
ecco il modello PERFORMANCE
del suddetto spot.
Ovviamente le già note caratteristiche di qualità
rimangono quelle della versione
spot normale con in più un innovativo sagomatore con lamelle in
unico piano focale.
Questo sagomatore lavora questa volta fino alla completa chiusura del
fascio di luce e di conseguenza
le forme geometriche realizzabili sono infinite, triangolo compreso.
Ho usato il termine innovativo perché a differenza di altri
prodotti con sagomatore il MAC III possiede
due caratteristiche veramente uniche.
La
prima
è
quella
che
il
piano focale del sagomatore rimane molto
vicino a quello dei gobos con il vantaggio
di potere utilizzare tutti e due i dispositivi in un unica grafica con
lo stesso fuoco.
La
seconda
è
quella
che
ci
fornisce il sistema di movimento
generale del sagomatore che permette la
rotazione continua del dispositivo senza interruzioni grazie al sistema
di contatti a pattino dei motori.
Sei vuoi
leggere la prova del MAC III precedente ecco il
LINK
Ringrazio
sempre i ragazzi della DEMO per la cortesia e la pazienza
nel sopportare il fumo per le foto.
PER ULTERIORI INFO:
© Enrico
Cairoli 2010
© Enrico Cairoli 2010