Una
panoramica sui prodotti led tricromatici della AYRTON.
di
Enrico Cairoli
Il
5
maggio 2009 nello studio 4 della Dear si è svolta una
dimostrazione di alcuni prodotti
a led della casa francese AYRTON già conosciuta sulle pagine del
mio sito.
Nel 2004 testai un dei primi testamobile a led capitati in RAI, era
l'EYECOLOR (ora easYColor).
(ecco il link
del vecchio articolo)
In questa demo la Gmep-Molpass non aveva portato solo elementi
destinati all'illuminotecnica
ma anche alcuni prodotti nati per la gestione del video su ledwall,
schermi e affini.
Il mio interesse
ovviamente è puntato solo su i
proiettori e le
barre led utili per il nostro lavoro.
IL MODULED 150 e
ARCALINE
Gli
elementi
interessanti erano principalmente 3 PAR e 2 tipi di barre in
tutte le loro varie versioni.
Il mio non è un discorso riduttivo riguardo al numero di
prodotti, anzi partendo da i corpi
illuminanti a core tondo su unità a tre per fondali ed
effettistica, vorrei subito far notare una
cosa particolarmente interessante. Per primo vediamo un modello di PAR
a LED con unità
RGB + bianco e ambra affiancato poi dal suo nuovo modello a led RGB
(unica lente).
Ecco in questo video il nuovo modello di PAR a LED a lente unica
IL COLOR PLAYER 150
Ormai
di
unità o plafoniere a led destinate a fondali o altro ce
ne sono tante ma spesso le
case produttrici spendono poco nell'ergonomia di cablaggio che ne rende
pratico l'utilizzo.
AYRTON ha risolto l'argomento con un semplice box che permette di
collegare 8 unità in serie
con cavi dedicati che trasportano alimentazione e segnale.
In pratica basta arrivare nel box con la nostra 16 Amp. e il nostro dmx
e il gioco è fatto.
Questa peculiarità non è da sottovalutare, nei nostri
impianti ormai la presenza di led
è consolidata principalmente per il basso consumo e per il
calore praticamente assente.
Al momento dell'installazione c'è sempre il problema di
alimentare dei bassi carichi ma
in numero considerevole che si traduce in svariate "ciabatte" in
cascata che intasano
di cavi studi e scenografie. Queste unità hanno poi varie
tipologie di cavi e lunghezze
per ogni esigenza di distanza. Come corpi illuminanti a parte
l'argomento tecnico di
cablaggio devo giustamente raccontare le caratteristiche
illuminotecniche pure.
Questa
unità statica a 3 moduli da 150 led Luxeon K2 esiste in 3
versioni:
La tricromatica RGB
per un utilizzo cromatico classico
La AWW con led bianchi e ambra
per un bianco a temperatura colore variabile (2800°K >
6500°K)
La AWB con led bianchi, ambra
e blu
per un escursione di temperatura colore di tutto rispetto (2800°K
> 9500°K)
Con
queste
versioni vengono ampiamente coperte tutte le esigenze di
illuminazione sia su questa
unità che sulle barre led che seguono la stessa tipologia. In
piu le barre ci danno la possibilità
di scegliere due misure lineari, la 50 e la 100 cm. (18 o 36 led).
I
FILTRI
Tutti questi sistemi hanno la possibilità comunque di poter
mettere dei filtri davanti ai led
a secondo delle nostre esigenze. Nel caso dei MODULED abbiamo delle
frost di varie gradazioni
per allargare, ovalizzare il fascio luminoso o semplicemente attenuare
drasticamente l'effetto delle
micro ombre causato dalla geometria dei led RGB. Nel caso delle
ARCALINE i filtri sono praticamente
indispensabili per le corte distanze a causa dell'estrema
luminosità dei led che emettono con un
angolo particolarmente stretto. Questa scelta che AYRTON ha adottato di
utilizzare un unica lente
per il led secondo me puo essere vincente, perchè in caso di
utilizzo a distanza o blinder dei led
un'emissione cosi stretta è molto efficace. In caso invece di un
utilizzo a distanza ravvicinata o
come illuminatore di fondale basta una frost adeguata. La parte
vincente è anche quella economica
perchè si ci sono altre case che offrono come accessorio kit di
lenti sostituibili a vari gradi di
emissione ma .... vogliamo mettere la rapidità di installazione
di una "gelatina" e il costo.
Scagli la prima pietra chi non ha mai messo una frost davanti a un led
!!!
In conclusione i prodotti LED che oggi ci offre il mercato ormai
possiedono caratteristiche
molto simili a livello illuminotecnico a causa dei diodi luminosi
costruiti dalle solite case.
Questo puo essere un vantaggio visto sul piano della uniformità
della luce emessa in impianti
misti, ma la carta che le case produttrici possono giocare è
sicuramente quella della
praticità d'uso organizzando, come in questo caso
un'ottimizzazione del cablaggio.
Ringrazio tutto lo Staff della
Gmep-Molpass e della Ayrton per la disponibilità e pazienza.
Per
maggiori
INFO ecco i link:
GMEP-MOLPASS
AYRTON
© Enrico
Cairoli 2009
© Enrico Cairoli 2009