Italian language only


LA DEMO allo Studio 1 Dear

ETC
Multichip il multichip?

... no grazie !
  
Ecco i sagomatori con fonte led a MATRICE dalla ETC.

di
Enrico Cairoli



L'avvento dei primi corpi illuminanti destinati alla luce "bianca" (fresnel e sagomatori)
hanno avuto un largo impiego dei led multichip per ovvi motivi ottici e di resa.
In questa demo ETC ho dedicato la mia attenzione principalmente ai prodotti led per vedere
le nuove tecnologie applicate alle ottiche di qualità tipiche della nota casa.
In particolare mi sono "accanito" sul Source Four LED nelle sue tre versioni.

Lu
str+ - Daylight - Tungsten
(con i colori mi sono spiegato?)

Questo sagomatore dalla forma ormai famosa si aggiorna con la fonte led a bordo per i tre
principali utilizzi: luce bianca nelle due temperature standard e colore con un nuovo sistema.

Caratteristica comune dei tre prodotti è che non si è fatto uso di led multichip.

L'elemento tecnico che ha scatenato la mia curiosità è stata la tipologia di fonte led scelta
dai progettisti della ETC sul Lustr+.
A differenza della maggior parte dei prodotti led per uso bianca o fotografico
che usano motori luminosi a singolo led, i sagomatori ETC fanno uso di una particolare matrice
a 7 colori. Oltre i soliti RGB e W ci sono anche un Ambra, un Ciano e un Indaco (blu scuro).
Quali sono i vantaggi di un sistema a 7 colori ?
La luce prodotta da un sistema RGB è una luce lavorata in addizione tramite tre fonti monocromatiche.
Quindi, nonostante la luce del singolo led monocromatico ha una "campana" sufficientemente ampia,
su alcuni colori composti, esempio il giallo, non si ha una gamma completa e satura.
Il sistema con Rosso, Verde, Blu, Bianco, Ciano, Ambra e Indaco riesce a coprire l'intera gamma
dei colori visibili con più linearità.

Ecco un grafico della ETC che ci chiarisce la differenza   
La differenza tra sistema a 3 o a 7 colori
(Fonte ETC)

Altra cosa importante che hanno studiato i tecnici ETC è stata la giusta geometria e
miscelazione del colore del sistema a 7. Rendere omogenea la risultante dei vari gruppi
credo non sia stato facile per i progettisti. Oltre al giusto disegno dei led è stato messo a punto
un adeguato miscelatore a specchi posizionato tra i led e l'ottica.
Questo dispositivo, da me subito battezzato il minipimer della luce ha dimostrato subito tutta la sua
validità e precisione nel miscelare la complessa matrice multicolore all'interno.
Apparentemente può essere un sistema complesso ma, secondo me è meglio avere un 7 colori a 8 bit
che un sistema RGB+W a 16 bit. Certi particolari colori si possono fare solo in questo modo.
-
L'esempio ce lo danno le stampanti a getto d'inchiostro:
Una normale colore possiede Ciano, Magenta, Giallo e Nero.
Un fotografica oltre ai soliti colori avrà anche
Ciano chiaro, Magenta chiaro, Giallo chiaro e Grigio.
Questo per coprire tutte le sfumature di colore possibili.
-
Qui sotto ho fatto due prove dimostrative accendendo il sagomatore prima senza ottica
in modo da vedere la geometria del sistema a 7 colori (foto n.20),
poi con l'ottica montata per vedere il risultato finale in uscita (foto n.21).



La miscelazione è perfetta senza tracce di ombre colorate o rifrazioni di sorta.
Anche inserendo le alette del sagomatore e muovendo il fuoco NON si riesce mai ad
intercettare le fonti led, il tutto è omogeneo.
Sulla qualità dei sistemi ottici, un po me la aspettavo dalla ETC, sono anni che uso i loro
prodotti e sulla precisione delle ottiche... NO COMMENT.
Nelle successive foto ho provato il sagomatore anche con il suo leggero filtro frost (foto 23) in dotazione.



Questo particolare filtro (foto 30) ci permette di ammorbidire la sagomatura senza utilizzare
il fuori fuoco dell'ottica donando al disegno un soft molto bello e una perdita in luminosità
praticamente nulla. Lo stesso filtro, ovviamente ci aiuta anche se vogliamo un fascio di luce
più morbido (quasi fresnel) giocando anche con il fuoco. La foto 30 rende chiara anche la notevole
luminosità e trasparenza di questo filtro di qualità.



Sul discorso luminosità voglio chiarire una cosa.
Questo sagomatore led nella versione destinata al colore non raggiunge la luminosità di un
fratello alogeno da 750 ma le sue funzioni operative sono altre.
Produrre una cosi vasta gamma di colori, compresi gli estremi come il marrone o il congo blu
ci costringe ad alcuni compromessi.
Non si può pretendere di avere una luminosità esagerata su colori carichi come il deep-orange,
il deep-blu, lo smoky-pink o il dark-magenta. Per ottenere queste tinte vengono accesi solo alcuni
led della matrice a 7 colori. Solo tornando al bianco usiamo quasi tutti i led.
Se mettiamo le rispettive gelatine davanti a un 750 alogeno, la luminosità... addio !
Se vogliamo potenza sui bianchi ci sono le altre due versioni.
Qui sotto ho fotografato due prove proprio con due colori particolarmente carichi.
Sottolineo ancora la precisione del mescolatore colore a specchi.



Concludendo su questo prodotto, ho visto due luminosi sagomatori led per bianca con ottiche
di precisone per un nuovo legame di successo con le nuove tecnologie.
La versione colore ha dimostrato tutta la sua validità del sistema a matrice dimostrando colori
mai visti dai prodotti led RGB+W classici.
Logicamente tutte e tre le versioni possono essere gestite manualmente o via dmx con vari protocolli.






IL SOURCE FOUR ALOGENO CON REGOLATORE INCORPORATO



Altro prodotto che ha attirato la mia attenzione è stato una versione particolare del Source Four
alogeno con mini dimmer fissato sulla forcella.
Questo genere di binomio corpo illuminante / regolatore torna utile sulle installazioni prive di dimmer
nelle vicinanze. Un esempio può essere una truss già piena di motorizzati dove dobbiamo inserire
una "bianca" regolabile. Con questo sistema ci possiamo inserire in una qualsiasi alimentazione
diretta (disponibile), collegare il nostro dmx e via.
Comodo no !?
I vantaggi di questa unione tecnica non sono solo queste, ecco un'altra "figata":
Il piccolo regolatore al fianco del Source Four oltre a fare il suo dovere da dimmer,gli si può settare
la sua tensione massima di uscita per utilizzare le lampade a 120V con una alimentazione a 230V.
Che vantaggio ci porta l'utilizzo della lampada a 120V?
Prima di tutto la resa, questo genere di lampade (a filamento corto) rendono un po di più delle sorelle a 230V.
Nella prova comparativa fatta in studio tra un Source Four con lampada da 750W 230V e uno
con la 575W 120V la differenza è stata netta. (foto 18)

Devo però chiarire un elemento tecnico raccontato dal dimostratore in demo:
Il dimmerino settato con out a 120V fa brillare di più la lampada per una particolare gestione della
tensione alternata tipica di questo apparecchio.
In poche parole i semiconduttori di potenza che gestiscono la regolazione lavorano invertendo
la semionda negativa portandola tra le semionde positive.

Qui si spiega la maggior resa della lampada a 120V.
Con questo sistema la lampada non viene più alimentata con tensione alternata ma
bensì con una continua impulsiva con minori interruzioni e quindi il filamento rende di più.
Nella foto 18 si evince non solo la maggiore luminosità del 575W a 120V (sinistra) ma anche
una leggerissima differenza di temperatura colore a dimostrare lo sfruttamento migliore
dell'alogena da parte del regolatore. Attenzione, questo non ci deve far pensare ad una lampada
sovralimentata (con minor vita) ma solo ad un filamento che lavora con micro-interruzioni più brevi.

A questo punto si sommano due fattori importanti:
1) la luminosità del filamento corto
2) l'alimentazione in "quasi" continua della lampada a 120V

Quindi questo piccolo dimmer mono canale abbinato al Source Four non è un semplice
regolatore ma... posso dire, un esaltatore di lampade.
Logicamente questo mini dimmer è disponibile anche separatamente per collegarlo a
qualunque altra cosa.



I PARLED della serie DESIRE
 
Anche ETC in questa demo presentava la sua serie di parled a matrice.
I modelli 
HD - Daylight - Tungsten
pensati per ogni esigenza illuminotecnica ereditano i sistemi a led monocromatici ad ottica fissa.
Nelle versioni dedicate al bianco variabile oltre alla temperatura colore si può regolare anche
la tinta gestendo dei led appositi. Questa opportunità, già vista sui led per uso ENG con
white+red ci può aiutare sull'incarnato come una cosmetica variabile.
Oppure quando dobbiamo "sintonizzare" una temperatura colore con delle altre bianche già presenti.
La versione dedicata al colore segue le caratteristiche del sistema a 7 serie di led.
Quindi anche questi par possono fare i cosiddetti colori carichi, scuri e impossibili.
Per modificare l'emissione dell'ottica fissa ci sono a corredo vari filtri frost per allargare il fascio.
La qualità di questi filtri (frost e ovalizzatori) non riesce ad intaccare mai la luminosità del fascio.



In questa demo la ETC metteva in mostra anche altri prodotti convenzionali e a led
che se interessano, consiglio una visita al completo sito internet della casa.

ETC LINK

Ringrazio sempre i ragazzi (!) dimostratori per le preziose informazioni.

- LINK del distributore italiano -


Le prove in studio dei motorizzati.
TORNA ALLA PAGINA DEI TEST

GRAZIE A TUTTI !
Buon lavoro a tutti !

© Enrico Cairoli 2013



Torna alla pagina iniziale

Enrico Cairoli E-mail