Finalmente
è
arrivato in prova il tanto atteso ALPHAWASH alogeno appena
prodotto
dalla
CLAYPAKY
qui nello Studio 5 della Dear a Roma.
Esteriormente
non
ha nulla di diverso dal suo fratello a scarica a
parte
l'evidente
dicitura "HALO" sulla forcella che ci informa della
differente
sorgente
luce all'interno.
In
breve
il proiettore in esame è di fatto un wash a fresnel con
ottica
variabile
(flood<>spot),
mescolatore CMY,
ruota colori predefiniti,
ovalizzatore
regolabile,
otturatore meccanico per strobo,
dimmer
elettronico.
Le
caratteristiche
comode che abbiamo visto già nel modello a
scarica
e
su tutta la gamma ALPHA comunque rimangono:
programmazione
via
display disponibile anche senza alimentazione,
totale
personalizzazione
dei parametri via software o base.
I
tecnici ClayPaky ci hanno detto che nella serie ALPHA
non
ci
sono più le elettroniche PULSAR.
Per
le
caratteristiche generali Vi invito a consultare il sito
della
CLAYPAKY
nel quale troverete tutto il necessario materiale
informativo
illuminotecnico
e comparativo.
VENIAMO
ALLA
PROVA IN STUDIO !
La
prima
visione richiesta da me è stata quella di mettere subito a
confronto
le
due
versioni del proiettore: a scarica
e alogeno.
Primo
risultato
secondo me positivo la minima differenza di flusso luminoso
tra
i
due. Certo la versione a scarica ha un rendimento maggiore, ma non
c'è
più
tutta quella differenza che in precedenza penalizzò
lo
STAGE 1000.
L'AlphaWash
Halo
esce a testa alta nel confronto diretto mantenendo una
luminosità
elevata
per una sorgente alogena da 1000 W.
Questo
ci
dimostra come il progetto ClayPaky abbia tenuto conto del difficile
sistema
di
condensatore di una fonte luminosa non più puntiforme, ma
a
filamento accompagnato il tutto da una notevole qualità ottica
generale
(
fresnel - lente zoom - condensatore).
ADESSO.
.
. I COLORI
!
Anche
qui
questo alogeno ha dimostrato una qualità generale molto
elevata.
Sempre
a
confronto diretto con quello a scarica (sono
cattivo
!) ho iniziato a
mescolare
colori
con il suo dispositivo CMY.
La
qualità
del sistema è ottima anche a fascio molto
stretto,
i complementari
vengono
mescolati
senza macchie apparenti a tutti i livelli.
ECCO
UN
REPORTAGE FOTOGRAFICO
che
dimostra
la precisione di standard colore delle due versioni
facendo
lavorare
l'alogeno a 3200 nativo,
quello
a
scarica con la conversione a 3200 interna inserita
e
chiedendo gli stessi colori in parallelo.
Un'
informazione
che mi ha dato il tecnico ClayPaky è stata quella
riguardo
le
ruote
colore del dispositivo CMY
che sono le stesse per tutte e due le
versioni
(
scarica e alogeno ).
N.B.:
L'alogeno
nelle foto è a sinistra
e
a destra quello a scarica.
Ovviamente
le
fotografie non rendono con precisione la realtà
delle
cose
( i
mezzi fotografici erano di fortuna
), comunque ci
aiutano
a
confrontare due fonti luminose diverse.
Questo
è
servito a dimostrare inoltre, che l'utilizzo in impianti misti
(
alogeni e scarica ) è possibile proprio grazie a questa
uniformità
e
precisione colorimetrica del mezzo.
Qui
voglio
precisare
una
cosa
secondo me molto importante:
A
causa dell'estrema accuratezza ottica del proiettore è molto
importante
il
centraggio
della lampada ad ogni sostituzione o trasporto del ALPHA
WASH.
Basta
un
minimo fuori centro della lampada che il proiettore accusa una
mancanza
di
uniformità del fascio, principalmente tutto stretto.
Logicamente
questo
a mio parere non è un difetto ma bensì una
dimostrazione
di
giusto
compromesso tra qualità e gestione tecnica del mezzo.
(
Ci
tengo a precisare che l'ALPHAWASH HALO possiede anche una
notevole
ed
utile escursione di ZOOM ! )
Insomma
il
bicchiere di cristallo è bello ma delicato ...
l'ALPHA
WASH
HALO è un testa mobile di FASCIA ALTA !!
Alcune
curiosità:
L'ALPHAWASH
HALO
è risultato anche molto silenzioso, sia
a
livello di movimento testa e parametri, sia di ventilazione
che
per
un alogeno come si sà è molto critica.
Forse
l'unica
cosa che manca ( ad essere pignoli ) è quella di
non avere
due
possibilità
di dimmer (meccanico e/o elettronico).
Mi
spiego...
la lampada alogena come tutte quelle a filamento
regolate
in
tensione oltre alla luminosità variano la temperatura
colore
e
di conseguenza i colori ottenuti dal proiettore.
-
? -
Chissà...
forse
è solo una mia FISSA !?
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Fatemi
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© Enrico
Cairoli 2004
© Enrico Cairoli 2005