e tanti altri . . .
La demo era ben fornita di novità luci e video accompagnata da show pre-programmati
per ognuno dei vari prodotti presenti.
Ogni singolo show spiegava tutte le caratteristiche salienti e le possibilità di ogni testa mobile.
IL T1 Profile
Eccomi davanti a un nuovo spot con sagomatore a led a prima vista di categoria media.
Il nuovo ROBE T1 sfodera subito una luminosità importante che non passa inosservata.
Cosa la produce?
La sua fonte luminosa è una MSL™ 550 W Multi-Spectral LED engine.
... e chedé ???
Ormai la tendenza di quasi tutte le case è quella di usare fonti "bianche" led al posto delle classiche RGBW.
I vantaggi delle fonti led monocromatiche le ho già raccontate in tanti miei precedenti articoli.
Perché ROBE si ostina ad usare un multichip?
Come riesce ad avere una resa così?
Il sistema adottato dalla ROBE all'interno di questo T1 non è un semplice RGBW ma bensì
un
Red Green Blu Ambra e Light Green.
Questo innovativo multichip led a 5 colori oltre ad essere particolarmente potente (11.000 lm)
raggiunge una resa colore altissima (CRI 93).
Ormai ROBE ha acquisito un'enorme esperienza sui led multichip a più colori e in questo T1 ho
trovato un condensato di soluzioni più o meno sperimentate in precedenti prodotti di questa casa.
In questo innovativo Spot Profile il suo motore luminoso a 5 colori va a sopperire tutte le mancanze
cromatiche tipiche dei sistemi led RGBW.
A prima vista lo si evince dall'elevata qualità dei bianchi a tutte le temperature colore richieste.
In questo T1 possiamo regolare il CRI e la dominante verde direttamente tramite dei parametri dmx dedicati.
Ovviamente la differenza la fa anche la potenza non indifferente del multichip interno, 550 watt non sono pochi.
Quando usiamo un colore singolo la potenza del led ci aiuta a creare un colore denso e corposo.
La particolare gestione della matrice dal led stesso ci permette di spaziare con i bianchi tramite il CTO variabile
da 2700°K a 8000°K in continuità o a step predefiniti.
Lo stesso LED, volendo ci emula anche la regolazione in tensione delle lampade alogene.
La gestione DMX può avere vari protocolli, RGB, CMY o a 5 colori diretti.
Sui colori ho visto delle ottime tinte pastello difficili da creare con i sistemi tradizionali RGBW a dimostrazione
che questo 5 colori... FUNZIONA!
Il tutto ovviamente è testato flicker free sia con telecamere HD che UHD.
Ora vi racconto la sezione grafica.
Questo Spot Profile possiede un armamento interno utile a coprire tutti gli "attacchi creativi" possibili.
Possiede 7 gobos rotanti con una ruota animazione e un sagomatore a 4 alette con rotazione di +/- 60°.
Per affinare poi le grafiche c'è anche un iride, una frost e un prisma rotante indicizzabile a 6 facce.
I gobos sono studiati per lavorare con creatività fondali, scene, pavimenti e nel fumo.
Eccone qui sotto una parte del set disponibile.
Il sagomatore a 4 alette lavora con estrema precisione e pulizia.
Non ho notato mai indecisioni nei movimenti o grandi differenze di piani focali in tutte
le varie posizioni di zoom.
L'ottica che va da 7° a 49° ci permette di lavorare bene all'interno di Teatri, studi TV e Live.
Ho fatto anche una prova a creare un effetto "beam" con zoom e iride stretti e devo dire che se serve...
LO FA !
(anche con poco fumo)
Ecco qui sotto il video della prova
GRAFICA
e qui sotto il video della prova
COLORE
Le mie conclusioni sul T1:
A mio parere questo Spot Profile fa bene il suo lavoro, è luminoso e ha un'ottica di qualità
che ci fa sfruttare a pieno tutto l'equipaggiamento grafico di bordo.
Questo T1 si può inserire tranquillamente nella categoria 800 / 1000.
All'inizio a dir la verità ero un po scettico nel vedere un nuovo led con ancora un multichip ma
durante i miei test ho potuto solo confermare la validità del MSL™ 550 W Multi-Spectral LED engine.
Adesso so' chedé !
Ah... dimenticavo, tutte queste belle cose pesano 24,3 Kg
Qui sotto ecco i link per avere maggiori informazioni sui prodotti citati:
VAI SUL SITO DELLA
Come d'obbligo
voglio ringraziare sempre Marco, Ermanno, Giorgia e tutti i ragazzi della RM per l'invito
e per... avermi sopportato !?
© Enrico Cairoli 2019